24/10/22

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Proteste alla Casa Bianca contro il falso annuncio di Biden sulla grazia ai detenuti per Cannabis

Oggi, Lunedì 25 Ottobre 2022, d’ avanti alla  casa bianca si è riunito un gruppo di manifestanti sta mattina, per protestare contro l'immobilismo dell'amministrazione Biden nel rilasciare i prigionieri incarcerati per possesso di cannabis

dopo l'annuncio che Biden fatto il 6 ottobre, quando il presidente USA ha sostenuto di voler avviare una grazia di massa per le persone condannate per possesso di cannabis. Gli organizzatori della protesta hanno anche sottolineato le dichiarazioni di Biden durante il quinto dibattito democratico del 2019.

"Numero uno. Penso che dovremmo depenalizzare la marijuana, punto",  disse all’epoca Biden nelle dichiarazioni registrate del dibattito. "Chiunque abbia dei precedenti dovrebbe essere fatto uscire di prigione e la sua fedina penale dovrebbe essere cancellata”

La protesta alla Casa Bianca è stata organizzata dal gruppo di attivisti DC Marijuana Justice (DCMJ), guidato da Adam Eidinger, che ha guidato gli sforzi per la legalizzazione della marijuana ricreativa a Washington nel 2014; da Steve DeAngelo, cofondatore di Harborside a Oakland, in California; dai membri del Last Prisoner Project, un'organizzazione no-profit che lavora sulla riforma della giustizia penale per la cannabis e che ha esercitato pressioni sulla Casa Bianca su questo tema; e dagli Students for Sensible Drug Policy, che hanno collaborato con il Last Prisoner Project.

Il Washington Post, CBS News, National Geographic e altri organi di stampa nazionali erano presenti per coprire la protesta. La star del rap M1, che fa parte del popolare duo rap underground Dead Prez, ha detto che Biden ha mentito spudoratamente dicendo che avrebbe liberato tutti i prigionieri della cannabis e cancellato i documenti.

I manifestanti hanno gonfiato uno spinello di 50 piedi, un oggetto familiare usato per anni dal DCMJ per promuovere vari aspetti della legalizzazione della cannabis, e hanno marciato con esso fino all'edificio degli uffici esecutivi, appena a ovest dell'Ala Ovest, dove ha sede l'ufficio del vicepresidente.

Lì hanno continuato i comizi mentre un gruppo di agenti dei servizi segreti guardava gli attivisti che leggevano ad alta voce i nomi di coloro che sono ancora in carcere per arresti non violenti per cannabis.

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